Anno nuovo, vizi vecchi specie per il mondo delle autostrade italiane che vede l’arrivo dell’aumento dei pedaggi all’andamento dell’inflazione – ma solo per la rete di Aspi – e alla pubblicazione in corner del bando di gara per il rinnovo della concessione – scaduta da ormai 10 anni! – dei 313 km di Autostrada del Brennero, iniziativa che contrasta frontalmente con lo scenario delineato dello stesso ministero delle Infrastrutture e trasporti con la creazione della società Autostrade dello Stato che avrebbe dovuto subentrare a tutte le concessioni scadute e in scadenza e della stessa Autorità di regolamentazione dei trasporti che ha stabilito come le nuove concessioni dovessero durare al massimo 15 anni.
Nonostante che il ministro ai Trasporti Matteo Salvini avesse dichiarato alla vigilia di Capodanno che il «nuovo anno sarebbe stato senza stangate sulle autostrade», sono bastate solo poche ore per fare marcia indietro e approvare l’aumento del 1,8% sulla rete di Autostrade per l’Italia, circa 2.800 dei 6.000 km di rete complessiva, in linea con l’andamento dell’inflazione, forse sulle probabili spinte della proprietà di Aspi, Cassa depositi e prestiti e dei due fondi Blackstone e Macquarie.
Lo stesso Salvini, quasi a tempo scaduto, ha anche dato avvio alla gara per il rinnovo della concessione scaduta di A22, prevedendo una serie di deroghe all’assetto delineato dall’Autorità di regolamentazione dei trasporti, tra cui la durata della concessione portata a 50 anni contro i 15 di regola, oltre alla prelazione a parità di condizioni economiche da parte del concessionario uscente.
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
Uno scenario che viene salutato con ovvia soddisfazione da parte dei titolari ultra scaduti della concessione A22, le autonomie speciali del Trentino Alto Adige, con il presidente della Regione, Arno Kompatscher, e il suo vice, Maurizio Fugatti, che affermano all’unisono come «si tratta di un passo fondamentale nel percorso definito con i territori e in costante confronto con lo Stato per l’aggiudicazione della concessione di A22 nei prossimi 50 anni».
Sarà un percorso tutt’altro che semplice, con una durata di almeno tutto il 2025, salvo intoppi con la concorrenza europea che potrebbe avere qualcosa da ridire per via delle condizioni di gara un po’ troppo sbilanciate a favore del concessionario uscente che ha presentato una proposta di finanza di progetto da ben 9,2 miliardi di euro per realizzare nel mezzo secolo di proroga un probabilmente velleitario corridoio verde sostenibile per la mobilità di merci e di persone.
Dubbi fatti propri e rilanciati da Europa Verde che, secondo il responsabile trasporti, Dario Balotta, nel caso di A22 si «è indetta una gara molto speciale nella quale l’Autobrennero avrà il diritto di vedere le offerte dei concorrenti (ammesso che si trovino) privati o pubblici e di regolarsi di conseguenza rilanciando a piacere. Si apre così un surrettizio iter di evidenza pubblica che porterà all’assegnazione della nuova concessione cinquantennale».
Si vedrà l’evoluzione degli avvenimenti, ma da una mancata trasparenza e concorrenza nella gestione della rete infrastrutturale italiana probabilmente deriva anche una crescita economica nazionale asfittica, tornata a livelli di prefisso telefonico, quando i paesi che applicano la liberalizzazione delle infrastrutture al termine del periodo di concessione – su tutte la Spagna che in 4 anni ha liberalizzato 1.300 km di rete autostradale scaduta – hanno livelli di crescita ben più alti di quelli italiani. Forse anche questo dato vorrà dire qualcosa, mentre in Italia si continua a foraggiare le rendite di posizione dei feudatari concessionari.
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano” e “Dario d’Italia”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Ti piace “Lo Schiacciasassi”? Iscriviti qui sul canale YouTube di “ViViItalia Tv”
Ti piace “ViViItalia Tv”? Sostienici!
YouTube
https://youtu.be/GSXpvGnyGzU?sub_confirmation=1
Telegram
https://www.linkedin.com/company/diarioditalia
https://www.facebook.com/diarioditalia
https://www.facebook.com/viviitaliatvwebtv
© Riproduzione Riservata